Cannabis club nelle Isole Canarie: tra boom e zona grigia legale

Tra boom e zona grigia legale

Nella popolare regione turistica di Arona, Adeje / Las Americas, Los Cristianos, nel sud di Tenerife, il numero di cannabis club è aumentato rapidamente negli ultimi anni. Mentre molti visitatori accolgono con favore questa offerta, la realtà per i proprietari di questi club è spesso delicata e incerta. Questi club sono spesso presi di mira dalla polizia, perché accusati di violare la salute pubblica e di traffico illegale di droga.

Relazioni pubbliche in strada e online: pubblicità conflittuale

Un fattore controverso che complica ulteriormente la situazione dei cannabis club a Tenerife è la pubblicità aggressiva attraverso i cosiddetti "PR" (Promotores) che si rivolgono soprattutto ai turisti per le strade. Ad Arona / Las Americas, Los Cristianos questi promotori non lavorano solo per bar e locali che offrono alcolici a basso costo, ma anche per i cannabis club. Spesso si rivolgono anche a famiglie con bambini, cosa che molti residenti e turisti considerano inopportuna.

Oltre al contatto diretto in strada, la pubblicità si è spostata anche sui social media. Piattaforme come Instagram o Google permettono ai club di promuovere le loro offerte e di attirare un pubblico più ampio grazie alle recensioni positive dei visitatori. Tuttavia, queste strategie di pubbliche relazioni spesso attirano l'attenzione della polizia, con le relative conseguenze.

Immagine: Oleksandr P - Spiaggia di Las Americas

Operazioni di polizia: chiusure e denunce per infrazioni

Le strategie dei club per promuoversi attraverso le pubbliche relazioni spesso attirano anche la polizia sotto copertura che si finge potenziale cliente e poi interviene nei club, accusandoli di reati di salute pubblica o di traffico di droga. Negli ultimi mesi ci sono state diverse chiusure di cannabis club ad Arona e in altre parti di Tenerife. I proprietari di solito si difendono con l'aiuto di avvocati e, in molti casi, riaprono dopo poche settimane, anche se a volte devono pagare delle multe.

Alcune di queste operazioni di polizia hanno suscitato molte polemiche. In diversi casi, la polizia ha ottenuto l'accesso violento ai club; in alcuni casi, sembra che abbia usato una chiave fornita dalle autorità o che abbia addirittura forzato i locali chiusi a chiave. Attualmente ci sono nove denunce contro la polizia per abuso di forza, presentate dai proprietari dei club.

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Mancanza di regolamentazione: un sistema senza regole chiare

La rapida crescita dei cannabis club a Tenerife rivela un problema fondamentale: la mancanza di regolamentazione. I proprietari dei club devono operare in una zona grigia dal punto di vista legale, senza un quadro normativo chiaro. Molti club cercano di aderire al modello della "coltivazione comunitaria", coltivando essi stessi la cannabis per i membri del club. Tuttavia, questo non è sempre facile.

Per alcuni proprietari di casa, l'acquisto di cannabis al mercato nero rappresenta un'alternativa meno rischiosa rispetto alla coltivazione domestica. Questo perché l'acquisto sul mercato nero è un'azione breve e una tantum, mentre la coltivazione richiede un impegno a lungo termine, con la costante paura di essere scoperti e perseguiti.

I prodotti disponibili sul mercato nero, tuttavia, sono spesso di dubbia qualità e non offrono ai soci del club la stessa sicurezza delle coltivazioni domestiche, che potrebbero essere controllate in condizioni più rigorose. Questo apre una pericolosa falla che può avere conseguenze negative sia per i proprietari che per i soci del club.

Isole Canarie 7

Procedimenti giudiziari e conseguenze legali: spesso senza risultati chiari

Nonostante le chiusure e gli interventi della polizia, i procedimenti giudiziari contro i cannabis club sono rari. Quando si arriva in tribunale, i proprietari di solito ne escono indenni, a patto che non si dimostri che hanno violato il loro statuto o le regole di coltivazione della comunità.

Questa tendenza dimostra quanto sia difficile per le autorità dimostrare le violazioni in modo definitivo. Allo stesso tempo, la mancanza di certezza del diritto e di una normativa chiara fa sì che molti proprietari vivano "sul filo del rasoio", cercando di tenere a galla la propria attività, ma sempre con il rischio di attirare l'attenzione della polizia.

 

Tenerife è la nuova Giamaica? Una prospettiva futura

Gli attuali sviluppi e la continua crescita dei cannabis club nelle Isole Canarie sollevano la questione se Tenerife stia diventando una nuova Giamaica, una destinazione famosa per il consumo di cannabis. Tuttavia, a differenza della Giamaica, dove sono in vigore alcune norme, nelle Isole Canarie manca un quadro giuridico chiaro che garantisca sicurezza sia ai proprietari che alle autorità.

Il caso di Tenerife dimostra l'urgente necessità di una regolamentazione che consenta ai cannabis club di operare all'interno di un quadro giuridico consolidato. Una legislazione chiara potrebbe migliorare le condizioni dei proprietari e dei soci dei club, proteggendo al contempo la salute pubblica. Fino ad allora, il boom dei club rimane un equilibrio instabile tra le esigenze dei proprietari e le richieste delle forze dell'ordine.

Immagine: Polizia nazionale
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